C’è una nuova meta dell’Africa centrale che sta attirando moltissimi turisti provenienti dall’Italia, attratti non solo dalle sue coste affacciate sull’Oceano Atlantico, ma soprattutto dai forti contrasti che questa terra offre a chi la visita.
Il Senegal sta diventando una meta sempre più gettonata per una vacanza di mare dove si avrà anche l’opportunità di immergersi nella cultura contrastante africana: si incontreranno luoghi dedicati soltanto ai musulmani ed altri solo ai cristiani, luoghi molto affollati e altri del tutto deserti, parchi naturali accanto a città completamente cementificate.
Siete curiosi? Come si organizza un viaggio fai da te? Vediamo tutte le informazioni utili al riguardo.
Indice
Come organizzare il viaggio in Senegal
A differenza di quello che si può credere, il Senegal non è un Paese molto economico: con un po’ di attenzione sarà possibile organizzare un viaggio “fai da te” senza spendere un’esagerazione.
In alternativa ci sarà la possibilità di optare per i pacchetti tutto incluso proposti dai tour operator che offrono dei buoni prezzi se prenotati con un discreto anticipo.
Che tempo fa in estate?
Il Senegal è caratterizzato da un clima tropicale con due stagioni nette, quella secca che va da dicembre a marzo e quella umida e piovosa che va da giugno a settembre.
Il periodo migliore è l’inverno soprattutto se si decide di visitare l’interno del Paese. In alternativa, per chi intende dedicarsi soltanto ad una vacanza di mare, potrà optare anche per il periodo estivo, puntando sul mese di giugno e sulle prime due settimane di luglio. Agosto è in verità alquanto sconsigliato, visto che è ritenuto il mese più piovoso dell’anno.
Fortunatamente però, sulle coste il clima è mitigato dalla forte azione del mare, quindi sulla Petit Côte e nei pressi di Dakar le temperature non sono così afose ed umide come nel resto del Paese.
In questa zona le temperature oscillano tra i 25° e i 30° nel periodo estivo e tra i 18° ai 26° durante l’inverno. La temperatura del mare cambia molto dall’estate all’inverno: tra dicembre e marzo, si oscilla tra i 20° e i 21°, mentre in estate si toccano punte anche di 29°.
Come arrivare: i voli per il Senegal
Il volo diretto è offerto dalla compagnia dell’Air Senegal da Milano Malpensa e dalla Neos da Milano, Roma e Verona.
E’ possibile utilizzare altre compagnie alternative che effettuano uno scalo, come la Tap Portugal che fa scalo a Lisbona e Iberia che fa scalo a Madrid.
Dall’aeroporto potrete raggiungere la città in taxi: quelli convenzionati per coprire il percorso con l’aeroporto sono di colore giallo o nero. Li troverete all’uscita dall’aeroporto in un’aerea a loro dedicata. Vi consigliamo di evitare tutti gli altri taxi, per non incappare in brutte sorprese proprio all’inizio del viaggio.
Come spostarsi in Senegal
Appena arrivati a Dakar avrete subito il primo assaggio dell’Africa vera. Ovviamente a meno che non abbiate prenotato un pacchetto con un tour operator e abbiate a disposizione una navetta gratuita che vi porterà direttamente nel vostro resort, dovrete adattarvi.
In tal caso, avrete diverse alternative per spostarvi: gli autobus regionali sono attivi verso tutte le cittadine, ma sono sempre molto affollati e alquanto lenti, mentre i taxi per spostarsi da una città all’altra costano davvero tanto.
Quindi potrete optare per gli autobus ” fai da te“: molti senegalesi si inventano un lavoro, modificando la propria auto per poter portare i turisti in giro. Non dovrete far altro che recarvi alle stazioni dei bus ed attendere che queste vetture siano piene: con una manciata d’euro potrete spostarvi da una zona all’altra del Senegal, senza spendere una fortuna.
Dove dormire in Senegal
A Dakar non avrete problemi per trovare una sistemazione adatta alle vostre esigenze. Nella capitale si trovano molti hotel di impronta occidentale che offrono comfort di tutti i tipi, che però si pagano e anche cari.
L’alternativa non è sempre molto valida, visto che gli hotel più caratteristici offrono poco più di un letto ed un bagno in camera (non sempre).
Quindi se non vorrete soggiornare in una struttura fatiscente o in alternativa spendere una fortuna, potrete optare per le case dei privati: al vostro arrivo potrete contattare le agenzie specializzate che sapranno indirizzarvi verso l’abitazione giusta.
In questo modo avrete l’opportunità per apprezzare e scoprire la vita quotidiana senegalese. Inoltre dovete sapere che gli abitanti del posto sono persone molto cordiali, allegre e ospitali: non avrete quindi la minima difficoltà di adattamento.
In alternativa potrete prenotare un resort attraverso un tour operator:
- Il Royal Baobab è una struttura situata sulla Petit Côte, a sud di Dakar, a pochi passi dal villaggio di pescatori di Somone. Il villaggio è costruito in stile africano e si affaccia su una spiaggia di sabbia dorata. Numerose le attività che è possibile praticare nel resort, come il kayak, il tennis e il calcetto. In realtà il villaggio è anche un ottimo punto di riferimento per andare alla scoperta del Paese.
- Club Med propone un villaggio molto lontano da quelli della Petit Cote: il Cap Skirring Resort si trova vicino al confine con la Guinea Bissau, a sud. Si tratta di un resort a 4 stelle, dove la qualità è quella offerta da Club Med: i bungalow in legno sono situati all’interno di un lussureggiante giardino tropicale dove si trova anche una piscina a disposizione degli ospiti. Non manca ovviamente l’accesso al mare e un campo da golf dedicato agli amanti di questo sport.
Cose da fare e da vedere in Senegal
Sia che vogliate dirigervi verso il mare o nell’interno del Paese, non potrete fare a meno di visitare questi luoghi, per una vera full immersion nel Senegal.
Le migliori spiagge del Senegal
Le spiagge più belle si trovano nel sud, sulla costa di Cap Skirring: purtroppo questa zona costiera è abbastanza sconsigliata per soggiorni estivi, dato che in questa regione da giugno a settembre, le piogge sono alquanto intense e continue.
Saliamo verso il nord, nei pressi di Dakar, sulla Petit Côte: qui si trovano le spiagge di Yoff, Malika-sur-Mer, Plage Bel-Air e N’Gor.
In questa zona potrete praticare numerosi sport acquatici tradizionali, mentre se siete interessati alle immersioni dirigetevi nella zona di Pointe des Almadies, soprattutto verso l’isola di Gorée. Le zone più caotiche sono le due cittadine di Saly e Mboru dove sorgono molte strutture ricettive, adatte un po’ a tutte le tasche.
Percorrendo la Petit Côte si incontra la baia di Somone, antico villaggio di pescatori, dove sono concentrate molte strutture turistiche: la baia è caratterizzata da acque calme e cristalline, particolarmente consigliate per la balneazione. La baia di Somone non offre “solo” un bel mare: grazie al suo clima mite ospita molte specie di animali e piante, come mangrovie, baobab, pellicani e cicogne.
Città e parchi naturali
Cominciate con Dakar: è una meta da non perdere. Caotica, ma molto caratteristica. Terra di contrasti per eccellenza.
Ciò che vi colpirà particolarmente è la statua della Rinascenza alta circa 50 metri che si erge svettante verso le colline che fanno da sfondo alla città. Non dovrete perdervi anche una passeggiata sul lungo mare Corniche, dove incontrerete venditori ambulanti di ogni tipo e dove gli artisti di strada cercheranno di vendervi le loro opere.
Da Dakar partono traghetti alla volta dell’isola di Gorèe dichiarata patrimonio dell’Unesco. Una volta sbarcati vi sembrerà di essere arrivati in un paradiso fatto di palme di cocco: in realtà quest’isola ha un passato molto sanguinoso e tragico, visto che vi venivano ammassati gli schiavi prima di deportarli verso l’America.
Spostandosi dalla capitale si incontra subito il lago Retba, dalla colorazione rosa data dalle alghe e dallo zolfo che sono presenti in quantità elevata nelle sue acque. Purtroppo le alghe stanno morendo e di conseguenza il lago sta perdendo a poco a poco al sua tipica colorazione.
Una città particolarmente suggestiva è Touba, dove è situata la più grande moschea dell’Africa, considerata, come importanza, seconda solo a quella della Mecca.
Un’altra città è Saint Louis, antica capitale senegalese, anch’essa dichiarata patrimonio dell’Unesco: a parte la caratteristica architettura coloniale, non avrete molto altro da fare a Saint Louis, se non scansare la spazzatura che si sta accumulando per le sue strade.
Proprio per questo motivo conviene dirigersi verso il Parco Djoudj, riserva naturale di alcune specie ornitologiche, come pellicani, cicogne, aironi e molte altre varietà di uccelli.