Storia, mare, natura, cultura. Per descrivere la Giordania non bastano questi quattro aggettivi. Il Paese offre molto di più, da paesaggi mozzafiato a luoghi indimenticabili.
Se state organizzando un viaggio in quest’oasi felice del Medio Oriente, ecco quali devono essere le tappe imperdibili del vostro itinerario.
Indice
- 1- I mosaici di Madaba
- 2- La spiritualità del Monte Nebo
- 3- L’acqua salata del Mar Morto
- 4- Le cascate del Wadi Al Mujib
- 5- Le mura del Castello di Karak
- 6- Le antiche vestigia del Castello di Shobak
- 7- Gli ampi spazi della biosfera di Dana
- 8- Le meraviglie di Petra
- 9- I colori del deserto del Wadi Rum
- 10- Il lungomare di Aqaba
- 11- La vitalità di Amman
- 12- La cittadella romana di Jerash
- 13- I resti di Umm Qais
- 14- La misticità delle acque del Giordano a Betania
- Informazioni pratiche Giordania
1- I mosaici di Madaba
Una volta atterrati, non fermatevi ad Amman, ma dirigetevi subito verso Madaba, affacciata su un’altura lungo la Strada dei Re. Piccola cittadina facilmente raggiungibile è famosa per i suoi mosaici di epoca bizantina.
Il più famoso è senz’altro quello ospitato all’interno della Chiesa di San Giorgio raffigurante un’antica carta geografica della Palestina risalente al 560 d.C.. Il mosaico si trova poco dopo l’ingresso, nel centro della piccola chiesa: purtroppo resta ben poco delle due milioni di tessere che lo formavano, ma se ne può apprezzare ancora una bella porzione.
L’antica cartina della Palestina non è l’unico mosaico che potrete ammirare a Madaba: i due parchi archeologici, distanti un centinaio di metri dalla Chiesa, offrono la possibilità di vedere molti altri mosaici, alcuni già ristrutturati, altri in attesa di essere sottoposti a restauro.
Non lasciate Madaba prima di avere fatto un giro su Talal Street dove potrete fare qualche acquisto di souvenir o mangiare un boccone.
- Il consiglio: visitate il Santuario della Decapitazione di Giovanni Battista. Potrete salire sul campanile e ammirare la cittadina di Madaba dall’alto.
2- La spiritualità del Monte Nebo
Lasciate Madaba e dirigetevi verso Al-Quds Street che vi porterà sulla cima del Monte Nebo. Ricco di misticismo e spiritualità come tantissimi altri luoghi in Giordania, il Monte Nebo fu il luogo dove Mosè contemplò per la prima volta la Terra Promessa.
In effetti l’unica attrattiva del Monte Nebo è il Memoriale di Mosè: passeggiando tra i giardini curati arriverete alla Basilica che domina tutto il paesaggio circostante. Il vostro sguardo potrà spaziare lontano e ammirare un bellissimo scorcio di Giordania, fatto di ulivi, terra brulla e vegetazione bassa e scarna.
All’interno della Basilica sono ospitati alcuni mosaici che vale la pena ammirare. Data la forte cristianità del luogo, non sarà difficile incontrare pellegrini intenti a cantare e pregare. Il trasporto e il coinvolgimento di balli e canti sarà un’esperienza alquanto particolare.
Se siete arrivati al Monte Nebo verso l’ora di pranzo, non perdetevi le specialità che vengono proposte nel grandissimo ristorante posto appena sopra al Memoriale di Mosè. Quando siamo andati noi era aperto da poco, la vista è spettacolare e i piatti molto buoni.
- Il consiglio: anche se le guide ne parlano, non andate a cercare la Sorgente di Mosè perchè non la troverete. Al suo posto adesso c’è un grande albero di fico posto tra rovine e spazzatura.
3- L’acqua salata del Mar Morto
La strada che scende dal Monte Nebo verso le sponde del Mar Morto è una delle attrattive più belle della Giordania. Vi sembrerà di essere sulla Luna, un luogo distaccato dal tempo e dallo spazio che scende inesorabile fino alle acque salate del Mar Morto.
Anche se esistono alcuni tratti dove potrete immergervi liberamente, il nostro consiglio è quello di soggiornare almeno una notte in uno dei tanti hotel e resort affacciati sulle sponde del Mar Morto. Ce ne sono per tutte le tasche e tutti danno la possibilità di immergersi nelle acque salate.
Sappiate che di per sé, l’attrattiva di fare il bagno nelle acque del Mar Morto durerà pochi minuti: le acque sono talmente salate che dopo poco la pelle inizierà a tirarvi e dovrete stare molto attenti ad occhi e bocca. Fortunatamente i bagnini sono sempre pronti a spruzzarvi (un po’ selvaggiamente) dell’acqua dolce sul viso.
- Il consiglio: se avete tempo, in giornata, potrete raggiungere le sorgenti termali Hammamat Ma’In, calde e rilassanti.
4- Le cascate del Wadi Al Mujib
Lasciate il Mar Morto e dirigetevi verso le pozze e le calme acque del Wadi Al Mujib. I Wadi altro non sono che insenature che corrono verso l’interno, spesso bagnate da fiumi. Se volete vivere un’esperienza unica percorrete il Sentiero del Siq, un’escursione di 2 Km che si snoda tra piccole cascate, pozze tranquille, ardimentose risalite per arrivare, infine, ai piedi di una cascata.
Al centro visitatori vi daranno obbligatoriamente dei giubbotti di salvataggio e, se lo vorrete, anche un doppio zaino impermeabile dove riporre i vostri effetti personali durante l’escursione (il superfluo lasciatelo in auto).
Una volta arrivati nel Wadi, inizia il percorso a piedi: risalirete il fiume nel quale sarete immersi. Prima l’acqua vi arriverà solo alle caviglie, mentre dopo ne sarete completamente immersi. Il sentiero è divertente, ma non facile: in alcuni punti dovrete arrampicarvi, salire su scale improvvisate e nuotare controcorrente.
Ma il bello viene al ritorno: ogni cascatella che avrete risalito, la scenderete tuffandovi!
- Il consiglio: il Wadi Al Mujib è un’attrazione unica, l’alternanza di situazioni e colori all’interno del Wadi è imperdibile. Purtroppo è percorribile soltanto in estate e nei momenti di scarsa affluenza delle acque del fiume.
5- Le mura del Castello di Karak
Il castello di Karak domina indiscusso la cittadina omonima. Come si arriva a Karak, non si può non notarlo. Inerpicandovi all’interno di strette stradine in salita, potrete parcheggiare a due passi dall’entrata del castello.
Costruito in epoca crociata nel 1142 per volere di re Baldovino I, è passato di mano in mano grazie alle sua strategica posizione sulla via tra Shobak e Gerusalemme.
Si entra nel castello attraverso la Porta degli Ottomani: subito vi renderete conto dello stato in cui versa tutto l’ambiente. Alcune zone come la Galleria dei Crociati e gli alloggi sono ancora ben conservati, mentre le zone esterne e alcune torri sono crollate. Da non perdere la Chiesa crociata e il Palazzo mamelucco con moschea, ancora visitabili.
- Il consiglio: in questi siti vi accoglieranno delle guide giordane non ufficiali. Alcune sono preparatissime sulla storia del castello e dei suoi accadimenti e vi porteranno alla scoperta di anfratti che altrimenti da soli non potrete notare. Il consiglio è quello di contrattare prima il prezzo, altrimenti se ne approfitteranno.
6- Le antiche vestigia del Castello di Shobak
Al contrario di Karak che si trova inglobato nella sua cittadina, il castello di Shobak è isolato dal resto del mondo. Sorge su una bianchissima collina dove arriverete dopo aver percorso una stradina stretta che si inerpica dolcemente fino alla sommità.
Leggermente meno conservato rispetto al castello di Karak, vale comunque la pena visitarlo, anche solo per la sua posizione. Anch’esso fu costruito per volere di Re Baldovino I nel 1115 e non passarono molti anni che venne conquistato da Saladino nel 1189.
Durante la visita potrete ammirare una delle due chiese ricostruite e la grandissima sala dove si svolgeva il mercato. Noterete senz’altro alcuni canali dell’acqua, bagni e una bellissima cucina utilizzata per cuocere le bestie.
- Il consiglio: se volete vivere un’esperienza unica, arrivate a Shobak in serata e fermatevi a dormire al 7 Caves Hotel, dove le antiche cave di pietra che caratterizzano tutta la zona, utilizzate un tempo come case, sono state trasformate in camere da letto.
7- Gli ampi spazi della biosfera di Dana
L’accesso dei sentieri per il parco naturale della Biosfera di Dana si trovano al limitare del villaggio in pietra di Dana. Arrivare a Dana è semplice, ma più volte vi verrà da chiedervi se avrete sbagliato strada.
All’interno delle due o tre vie che caratterizzano il villaggio troverete alcuni hotel, più che altro adatti ai backpackers, certamente molto suggestivi data la particolarità della zona. Dal villaggio si snodano alcuni sentieri: il più corto e fattibile anche senza guida dura circa 2 ore, altrimenti si tratta di sentieri molto lunghi, alcuni della durata di 6 ore.
- Il consiglio: rispetto alle meraviglie che riserva la Giordania, probabilmente Dana può essere una delle poche sacrificabili, soprattutto se avete poco tempo a disposizione. Pur essendo più verde di Petra, i paesaggi sono molto simili.
8- Le meraviglie di Petra
Chi non va in Giordania senza pensare a Petra? E’ certamente l’attrattiva per eccellenza del Paese, la più rinomata e la più suggestiva. Ma anche la più commerciale. Giusto per farvi capire: se al Wadi Al Mujib o a Dana non troverete che qualche viaggiatore temerario, a Petra ci sono famiglie intere, dai bambini ai genitori fino ai nonni che viaggiano su piccolissime auto elettriche per raggiungere il sito del Tesoro.
Mettete in conto almeno due notti e tre giorni per poter apprezzare al meglio tutto il sito turistico di Petra. Se il Tesoro, infatti, vi comparirà davanti agli occhi dopo una ventina di minuti di camminata pianeggiante, tutto il resto dovrete conquistarvelo: dalle Tombe dei Re all’altare del Sacrificio fino al magnifico Monastero che raggiungerete con fatica, ma che vi lascerà senza fiato dalla bellezza.
- Il consiglio: anche se sarete tentati da cavalli o cammelli, il modo migliore per esplorare Petra è a piedi. In questo modo potrete ammirare scorci e luoghi da fotografare. In piena estate, munitevi di alcuni litri d’acqua. Suderete le sette camicie senza accorgervene.
9- I colori del deserto del Wadi Rum
Il Wadi Rum è un’altra attrazione imperdibile e sfruttatissima della Giordania. Fortunatamente grazie agli ampi spazi e agli ospitali beduini, il posto conserva ancora la sua vera identità. Il Wadi Rum è un deserto vero e proprio dove lo sguardo spazia ovunque e dove il rosso della sabbia e l’arancione del tramonto rapiranno i vostri sensi.
Non è possibile visitare il deserto senza affidarsi ad un’esperta guida del luogo che vi farà salire su una jeep per portarvi verso i luoghi d’elezione di questo ambiente unico. L’escursione di una giornata vi porterà verso le Dune di Al-Hasany, alla scoperta delle incisioni tamudiche e kufitiche e verso i vari canyon.
- Il consiglio: una delle esperienze migliori durante un viaggio in Giordania è certamente quella di dormire nel deserto. Sono tantissimi i beduini che offrono cena, pernottamento e colazione nelle tende tipiche trasformate in camere da letto: noi ci siamo affidati a Discover the Life of Wadi Rum che ci ha fatto vivere un’esperienza unica. Di notte potrete ammirare un cielo stellato unico, a partire da un’intensissima via Lattea visibile ad occhio nudo.
10- Il lungomare di Aqaba
Aqaba è il piccolo affaccio sul mare della Giordania. Vi diciamo subito che se non siete sicuri di inserire Aqaba nel vostro itinerario, ecco, non fatelo. Non ci sono particolari cose da vedere: l’unica attrazione è quella di indossare maschera e boccaglio e immergersi nelle calde acque del Mar Rosso.
Come per il Mar Morto ci sono alcune spiagge libere e gratuite, ma il nostro consiglio è quello di approfittare delle spiagge private dei grandi hotel: ovviamente per farlo dovrete pernottare almeno una notte, ma avrete tutto il tempo di rilassarvi e prendere il sole.
Inoltre ad Aqaba potrete praticare alcuni sport acquatici come il kayak, sci nautico e windsurf.
11- La vitalità di Amman
Amman. Noi dobbiamo ancora capirla. Caotica ma senza mai stuccare, vitale al punto giusto, ricca di attrazioni, sembra una città unica. Al contrario, tolta una cena a Rainbow Street, una giornata trascorsa tra il Teatro Romano e i resti dell’Antica Cittadella, la capitale giordana resta un po’ nell’ombra rispetto alla ricchezza della attrazioni del resto del Paese.
Per apprezzarla appieno basta soggiornarvi una notte. La prima giornata trascorretela sulla cima dell’antica cittadella che sorge sulla sommità della collina più alta di Amman: oltre ad avere una bellissima visuale a 360° su tutta la capitale, potrete ammirare alcuni resti romani, tra cui due colonne di quello che fu il Tempio di Ercole.
Finita la visita scendete verso il teatro Romano, che vale certamente una visita e immergetevi nel caos del centro cittadino. Il posto migliore dove respirare un po’ d’aria cittadina è il mercato: carni, animali vivi, pesce, tantissima frutta e frutta secca, colori, suoni e odori. Una meraviglia.
- Il consiglio: se capitate nei giorni e negli orari giusti, non vi perdete una visita alla moschea King Abdullah I, sempre suggestiva.
12- La cittadella romana di Jerash
Jerash è una tappa imperdibile di un viaggio in Giordania, al pari di Petra. Non sarà ugualmente suggestiva, ma si tratta di un’immersione unica nella storia romana. Ci spingiamo a paragonarla ai Fori Imperiali di Roma, ma molto meglio conservati.
Il sito di Jerash è percorribile a piedi e impiegherete almeno una mezza giornata abbondante: a seconda del vostro itinerario, la potrete inserire come gita in giornata da Amman e ritorno. E’ inimmaginabile la quantità di resti romani che potrete ammirare: dal bellissimo ippodromo dove ancora oggi organizzano delle rievocazioni storiche, all’immensa piazza ellittica del Foro da cui si snoda il decumano.
E ancora i resti del Tempio di Zeus, del teatro e del Tempio di Artemide. E non vi dimenticate di ripercorrere tutto il Cardo Massimo, la strada lunga 880 metri che porta dalla Porta nord fino al Foro.
- Il consiglio: ci sono tantissime guide che vi potrebbero accompagnare nella visita di Jerash. Ma il sito è talmente grande che vi ritroverete a dover andare alla loro andatura: prendetevela con calma e visitate tutte le zone che il sito può offrirvi.
13- I resti di Umm Qais
Se avete tempo, spingetevi fino al nord del Paese, luogo in cui la Giordania confina con Israele e con la Siria. Qui troverete la sonnolenta cittadina di Umm Qais che conserva, anch’essa, alcuni resti romani.
L’ambiente è decisamente suggestivo così come il sito archeologico, ben tenuto e gestito, ovviamente, da guide abusive. La visita durerà un’oretta e si snoda tra il teatro Ovest, il decumano e le terme.
Affacciatevi sull’altura chiamata Lake Tiberias Panoramic Lookout Point da dove potrete ammirare uno scorcio di Israele e del confine con la Siria.
- Il consiglio: questa volta affidatevi alle guide, anche se non ufficiali, perché potranno spiegarvi cose che non troverete scritte da nessun’altra parte.
14- La misticità delle acque del Giordano a Betania
Cercate un luogo suggestivo e fuori dal tempo e dallo spazio? L’avete trovato. La sorgente di Betania è un luogo alquanto particolare dove le acque del Giordano sono condivise con Israele. Lasciate l’auto al centro visitatori: è dalla biglietteria che parte l’autobus verso la sorgente.
La prima sosta del mezzo è di fronte ad un negozio di souvenir: che siate credenti o no, acquistate qualcosa dato che lo potrete immergere nelle acque del fiume Giordano. Successivamente, dopo una piccola camminata arriverete alla sorgente: suggestiva, ma quasi del tutto asciutta ed inesistente. Proseguite a piedi (sarete sempre accompagnati da una guida) per arrivare sul confine con Israele, anzi con i territori Palestinesi.
La zona è presidiata da militari e nel giro di pochi metri vedrete sventolare entrambe le bandiere.
- Il consiglio: è una visita particolare e suggestiva, anche per la significatività del confine tra Giordania, Israele e la Palestina.
Informazioni pratiche Giordania
Per maggiori informazioni potete visitare anche il sito ufficiale del turismo della Giordania, dove poter acquistare il Jordan Pass che comprende, oltre al visto, l’accesso a tutte le attrazioni appena descritte.